“Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo.”
“Maria Montessori – Una vita per i bambini” è una miniserie televisiva in due puntate ( disponibile anche in DVD), che racconta la storia di una pedagogista, che fu innanzitutto una grande DONNA, piena di CORAGGIO. Maria Montessori ideò un metodo pedagogico, che ancora oggi porta il suo nome e che rivoluzionò gli studi del tempo, per il suo carattere innovativo.
Suo padre avrebbe voluto che diventasse una maestra, professione che ben si adattava a una giovane negli ultimi anni dell’Ottocento; ma diversa era la strada che lei voleva percorrere. Affascinata dagli studi di psicologia, iniziò a seguire con grande passione e dedizione alcuni ragazzi internati in un manicomio, suscitando grande scalpore e scandalo nella società e soprattutto nella sua famiglia. Maria si rese subito conto che lo stato di abbandono in cui vivevano i bambini li costringeva alla solitudine e impediva loro di apprendere, di esternare le loro emozioni e di vivere la spensieratezza della loro età. Le sue idee innovative trovarono terreno fertile in questi bambini, che grazie a lei fecero davvero esperienza di vita: impararono cosa fosse la pioggia, cosa fosse l’amore, come poter scrivere il loro nome. E così, giorno dopo giorno, i bambini internati riuscirono a compiere grandi progressi nel loro percorso di crescita e si trovarono ad affrontare l’esame di quinta elementare, combattendo i pregiudizi di tutti: ne uscirono vittoriosi, insieme a Maria.
Dopo l’esperienza con i bambini pazienti del manicomio, Maria accettò un’altra sfida: dirigere una scuola per i bambini dai 3 ai 6 anni in un quartiere poverissimo di Roma, che chiamò “CASA DEI BAMBINI”; straordinario fu il metodo che applicò per far emergere le potenzialità dei piccoli: bisognava regolare l’insegnamento sull’interesse del bambino, bisognava lasciargli la libertà di scoprire e manifestare la propria spontaneità, l’adulto doveva intervenire solo per aiutarlo nella ricerca, non poteva sostituirsi a lui o imporgli regole che non si adattavano alla sua natura. Importante per Maria Montessori era anche l’ambiente, che doveva essere familiare: costruì una scuola a misura di bambino, con tavoli e sedie alla sua altezza, con oggetti pedagogici adatti a favorire lo sviluppo intellettivo del bambino, che doveva imparare dai propri sbagli e maturare la capacità di autocorreggersi.
Il ruolo del maestro cambiò completamente rispetto alla didattica tradizionale; nel Metodo Montessori il maestro, osservando il bambino, doveva capire cosa poteva fare e cosa non poteva fare; doveva essere innanzitutto un osservatore attento, non doveva interferire sull’operato del bambino, ma doveva lasciarlo sbagliare, in modo da
rendersi conto dell’ errore e correggersi. “Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo”: questo diceva Maria Montessori, descrivendo il ruolo del maestro. Il bambino faceva, dunque, esperienza diretta della vita, sviluppando un forte senso di responsabilità e prendendo da subito coscienza delle sue azioni. Ma non sapeva ad esempio cosa fosse il “bene” e cosa sia il “male”: in questo caso il maestro poteva intervenire, spiegando in maniera semplice e chiara il perché delle cose, senza pretendere un cambiamento immediato nel bambino, ma rispettando i suoi tempi.
Il METODO MONTESSORI rivoluzionò certamente il sistema educativo del tempo; dopo la prima CASA DEI BAMBINI costruita nel 1906 ne furono costruite molte altre, non solo in Italia, ma anche in Spagna, in Olanda, in Inghilterra, in America. Dai suoi studi, nacque il movimento montessoriano, ancora oggi sperimentato e messo in pratica sia a livello europeo sia a livello internazionale. Tante ormai sono la scuole che abbracciano il metodo di Maria Montessori: scelgono, dunque, di preparare i bambini a una vita piena di SUCCESSI!
Elaborato della
Dott.ssa Federica Di Roma